Per alcuni bambini è un processo facile e semplice, per altri meno. Soffiarsi il naso è uno dei primi gesti che impariamo fin da piccoli per proteggere il nostro sistema respiratorio: una pratica fondamentale che ci insegna a essere autonomi e ci educa all’igiene personale. In questo articolo vedremo insieme come insegnare al proprio bambino l’importanza di questo gesto, utilizzando la carta del gioco e dell’immedesimazione reciproca. Capiremo, inoltre, perché sono indispensabili, e molto più igienici, i fazzoletti monouso e quanto sia cruciale mantenere un naso pulito, soprattutto quando si deve assistere un neonato. Germi, virus e microorganismi sono, infatti, sempre in agguato, ed è necessario che i bambini imparino il prima possibile come aiutare le nostre barriere immunitarie a non abbassare mai la guardia. Soprattutto quando il bambino presenta i sintomi del raffreddore o della tosse, dobbiamo essere sempre pronti a fornire il giusto supporto per fronteggiare l’eccessiva formazione di muco, aiutandolo a idratarsi e ad alleviare il prurito e le conseguenti possibili irritazioni. Una buona igiene inizia con l’apprendimento dei gesti più elementari, come quello di soffiarsi il naso, ma per farlo dobbiamo essere noi i primi ad avere una routine e un metodo corretto. Vediamo insieme quali sono i passaggi utili e le tecniche più efficaci per insegnarlo.
Soffiarsi il naso: passaggi utili
Da un semplice gesto, la nostra salute: soffiarsi il naso non solo libera il naso chiuso dal muco favorendo la respirazione, ma farlo nel modo corretto aiuta la prevenzione di irritazioni, allergie o malattie causate da germi o altri microorganismi che possono mettere a rischio il nostro sistema immunitario.
Scopriamo insieme quali sono i rimedi e i consigli più diffusi da seguire:
- Innanzitutto: fazzoletto di carta o di tessuto? È indubbio che i fazzoletti di carta, ossia i fazzoletti monouso, siano più adatti per una corretta igiene, perché vengono gettati subito dopo il loro utilizzo. Come i nostri Fazzoletti Regina di Cuori, pratici e da portare sempre con sé in ogni occasione;
- Dopo aver avvolto il naso con il fazzoletto, apri leggermente la bocca e chiudi gli occhi prima di soffiare delicatamente nel centro del fazzoletto con la narice aperta. Non soffiare troppo forte e, se necessario, chiudi una delle due narici per fare pressione e liberare la congestione nasale;
- Pulisci con cura la parte interna ed esterna del naso utilizzando la zona pulita del fazzoletto, assicurandoti che non ci siano residui di muco;
- Dopo aver gettato il fazzoletto, lavati le mani utilizzando acqua e sapone, passando bene il sapone tra le dita e asciugandole con un asciugamano di carta;
- Se le vie respiratorie dovessero ancora essere ostruite, causando mal di testa o problemi durante il sonno, si può valutare col proprio medico l’utilizzo di qualche medicina specifica o adottare gli appositi spray che si possono trovare in farmacia.
Come insegnare a soffiarsi il naso
L’età giusta per insegnare al proprio bimbo come soffiarsi il naso, e il corretto uso del fazzoletto, è al suo secondo anno di vita. Verso quest’età, i bambini acquisiscono il controllo del respiro e dei movimenti necessari per soffiarsi il naso, quindi è il momento perfetto per procedere. I passaggi utili da insegnare vanno comunicati in modo semplice: inspirare, chiudere la bocca e “buttare fuori” dal naso. All’inizio non sarà facile, quindi iniziate mostrando ai vostri bimbi cosa significa soffiare, chiedendo di emettere aria dalla bocca. Potete aiutarvi con una candela o con le bolle di sapone, e quando avranno preso confidenza si può mostrare loro come soffiare con il naso. Dite loro di prendere fiato e serrare le labbra, agitando un fazzoletto sopra il loro naso e chiedendo, questa volta, di soffiare attraverso le narici per far muovere il fazzoletto. Una volta appreso questo passaggio, potete invitarli a soffiare nel fazzoletto: inizialmente tenendolo voi tra le mani e chiudendo con delicatezza le loro narici, e poi lasciando che siano loro stessi a farlo. Dopo aver ripetuto queste operazioni più volte, si può passare all’insegnamento di altre buone abitudini, come l’azione di gettare i fazzoletti sporchi nel cestino (e non lasciarli in giro!) o spiegandolo loro come effettuare una corretta pulizia di naso e mani dopo essersi soffiati il naso. In generale, proseguendo con la cura e il trattamento della propria igiene personale.
Come pulire il naso di un neonato
Il naso chiuso è sempre fastidioso e può causare mal di testa e perdita del sonno, in modo particolare per un neonato. Per evitare, soprattutto, problemi di respirazione o un brutto raffreddore, occorre prestare molta attenzione all’igiene e alla salute del proprio bambino. Per questo scopo vi raccomandiamo i lavaggi nasali o gli spray per irrorare la narice del bambino in modo semplice ed efficace. Per facilitare questa operazione, vi consigliamo di distendere il piccolo a pancia in sù, tenendolo ben fermo su un piano (magari avvolto da asciugamani) e, con la sua testa inclinata da un lato, introdurre la soluzione salina lentamente, senza fare troppa pressione all’ingresso della narice e aiutandovi con il beccuccio dell’erogatore spray. Tuttavia questo non è l’unico metodo per aiutare il vostro bambino a respirare meglio. Una buona idratazione, ad esempio, favorisce il suo benessere, soprattutto nei primi anni di vita: offrirgli bevande – possibilmente tiepide – è utile per rendere più fluido il muco e per liberare il naso. L’assunzione di liquidi ha quindi un’azione decongestionante e serve, anche, a ripristinare le perdite di acqua che si possono verificare in caso il bambino abbia la tosse o, peggio ancora, la febbre. In quest’ultimo caso, vi consigliamo di contattare il vostro pediatra per capire se ci sono i sintomi di un’infezione o se è subentrato un problema alle vie respiratorie.
Soffiarsi il naso: divertirsi imparando
Tutto parte dal gioco e finisce con la fiducia. Esistono tanti metodi per aiutare i genitori in questa fase di apprendimento con i loro bambini: l’importante è coinvolgere i più piccoli e dare loro fiducia, fornendo istruzioni precise e solleticando la fantasia. Pensando al mondo dello sport, ad esempio, si può simulare una partita di pallone, in cui il muco diventa la “pallina” da estrarre oppure evocando il vento che spazza via le foglie. Qualunque siano i vostri rimedi, l’obiettivo da centrare è soprattutto uno: far capire al bambino che soffiarsi il naso è un’abitudine importante per la sua salute. Soprattutto nelle stagioni più fredde, è importante che il bambino sia capace di soffiarsi il naso autonomamente, per evitare contagi in famiglia e per la sua crescita personale man mano che si avvicina all’età scolare.
È sempre importante spiegare le ragioni del corretto utilizzo del fazzoletto, dando noi, per primi, il buon esempio: l’apprendimento per imitazione, appunto, è uno dei metodi più efficaci. Provate a sedervi di fronte a lui e incoraggiatelo a replicare i vostri gesti, attraverso coccole o parole dolci per stimolare le sue azioni. Assicuratevi che il bambino si alleni molto con il fazzoletto, ma senza forzarlo troppo, facendo ricorso a giochi ed escamotage utili per far passare il messaggio e rendere l’apprendimento il più leggero e divertente possibile.