Stili di vita molto diversi, abitudini differenti e vari altri fattori possono portare ogni individuo ad affrontare il tema della pulizia della casa in modo personale, quello più adatto alle proprie esigenze. Molti consigli possono essere forniti su quanto e come pulire casa; resta il fatto che ognuno, poi, saprà come gestire al meglio gli spazi in cui vive.
In casa, però, trascorriamo gran parte della nostra vita, per cui è sempre bene tenere a mente quanto sia importante vivere in un ambiente salubre e ordinato, che può migliorare anche di molto la qualità della nostra vita. Uno degli aspetti più trascurati delle pulizie domestiche è quello che riguarda i vetri: quelli di porte e finestre, quelli della vetrata, ma anche quelli degli schermi dei dispositivi tecnologici, o quelli di specchi e vetrine. Si tratta di un tipo di lavoro domestico davvero poco tollerato da chi si appresta a pulire casa.
Il problema però non è solo estetico: sui vetri si accumulano velocemente sporcizia e polvere, che peggiorano la qualità dell’aria che respiriamo; impronte e aloni, inoltre, oltre a essere antiestetici riducono la quantità di luce solare che entra dalle finestre di salotto, cucina e stanze da letto: e, si sa, un ambiente meno luminoso è un ambiente meno felice, meno produttivo e meno salutare.
Ecco, quindi, qualche semplice consiglio per pulire i vetri in modo corretto, con il minimo sforzo e in pochi, semplici gesti, alla portata di tutti.
Come pulire i vetri: consigli ed errori da non fare
Iniziamo la nostra piccola guida alla pulizia dei vetri con alcuni consigli per ridurre rischi e fatica, oltre ai principali avvertimenti sugli errori più comuni.
- Innanzitutto, organizzate le pulizie in modo da svolgerle in una giornata poco soleggiata, possibilmente non eccessivamente calda: quando il sole batte proprio sui vetri delle finestre, infatti, c’è il rischio che il calore asciughi l’acqua (e i prodotti per la pulizia) troppo velocemente, lasciando fastidiosi aloni.
- Per lo stesso motivo, non puntate lampade e fonti di luce artificiale sulle finestre e sui vetri quando li pulite: la luce diretta impedisce di localizzare lo sporco e gli aloni, rendendo le pulizie molto più faticose. Meglio usare una luce fredda e diffusa, oppure quella naturale di alba e tramonto.
- Prima di iniziare a pulire, procuratevi i giusti strumenti. Oltre ai corretti prodotti detergenti, infatti, è bene fare attenzione alla scelta di spugne e panni per applicarli. Il punto più importante è non utilizzare mai materiali abrasivi, quindi no a spugnette per piatti, spugne metalliche, e prodotti simili; via libera, invece, a panni morbidi e spugne delicate per applicare i detergenti, a carta e fogli di carta casa per asciugare e lucidare.
- Non applicate i prodotti per la pulizia direttamente sui vetri con uno spruzzino, ma inumidite spugne e panni morbidi e poi pulite i vetri con questi strumenti, per distribuire meglio il prodotto pulente.
- Ricordatevi, inoltre, che gli infissi e le cornici sono parte integrante dei vetri da pulire: armatevi quindi anche del necessario per spolverare, pulire e lucidare queste parti di finestre, porte e specchi. Il nostro consiglio, infatti, è di partire proprio dai bordi e successivamente dedicarsi ai vetri veri e propri.
- Infine, ma non meno importante, utilizzate sempre acqua calda: l’acqua fredda non ha lo stesso potere sgrassante ed è meno efficace quando viene usata per diluire i detersivi.
- Prestate attenzione anche alla vostra personale sicurezza: per raggiungere i punti più in alto utilizzate scale e sgabelli al posto di sedie e altri oggetti, e solo se ce n’è effettivamente bisogno. Rispettate le norme generali di sicurezza e rivolgetevi a professionisti per le finestre difficili da raggiungere o i vetri esterni collocati in zone pericolose.
Cosa fare prima di pulire i vetri
Prima di passare alla pulizia dei vetri, è bene procedere con alcune operazioni preliminari. La più importante è sicuramente quella della rimozione della polvere. È necessario, infatti, spolverare i vetri prima di applicare qualsiasi detergente, altrimenti si rischia di lasciare aloni o di creare fastidiosi pelucchi, difficili da rimuovere con i vetri umidi o bagnati.
Per spolverare accuratamente e rimuovere quel fastidioso strato bianco, munitevi quindi di un panno asciutto: la tipologia migliore per questa operazione è quella del panno antipolvere (panno antistatico), che permette di rimuovere lo sporco superficiale e le particelle di polvere con facilità. Procedete alla pulizia del vetro subito dopo, senza aspettare che la polvere si depositi di nuovo sulle superfici.
I prodotti per pulire i vetri
La pulizia del vetro può essere svolta in due modi diversi, in base a necessità e preferenze personali: con rimedi naturali – ovvero con acqua e aceto – oppure con detersivi che si trovano in commercio – noi raccomandiamo quelli specifici per superfici lucide o un comune detersivo per piatti.
- Per lavare i vetri con acqua e aceto, diluite in una bacinella una parte di aceto bianco in due parti di acqua (ad esempio un bicchiere di aceto in due di acqua), ricordandovi di utilizzare sempre l’acqua calda. Inumidite un panno pulito nella soluzione di acqua e aceto e poi passatelo sui vetri con movimenti circolari. Insistete su angoli e spigoli. In sostituzione all’aceto, potete utilizzare anche succo di limone o bicarbonato, in proporzioni minori. Alcuni vetri possono essere puliti anche affettando a metà una patata cruda e passandola sul vetro dal lato privo di buccia, per rimuovere le macchie di pioggia. Diffidate, invece, da chi sul web consiglia di utilizzare bucce di banana.
- Se invece volete usare dei detergenti, potete lavare i vetri con un prodotto specifico in contenitore spray (il cosiddetto ‘lavavetri’), seguendo le istruzioni indicate sulla confezione, oppure utilizzare un comune detersivo per piatti, di cui sarà sufficiente un cucchiaino (da sciogliere in mezzo litro d’acqua calda, mescolando bene). Inumidite il panno e poi applicate la miscela sui vetri, sempre con movimenti circolari. Se preferite un detergente naturale, provate il sapone di Marsiglia: pratico e profumato, è la soluzione ideale per sciogliere macchie e residui di sporco.
Come pulire i diversi tipi di infissi
Come abbiamo accennato, anche la pulizia degli infissi ha un ruolo importante quando si desiderano finestre di casa igienizzate e brillanti. Al contrario dei vetri, però, il metodo di pulizia cambia in base al materiale di cui sono fatti gli infissi.
• Infissi in alluminio. È il tipo di infissi più comune, specie nelle abitazioni di non recente costruzione. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di infissi verniciati; per questo motivo bisogna fare attenzione a non rimuovere la vernice con uno sgrassatore aggressivo e con spugne abrasive: non usate strumenti affilati o appuntiti, ma – per le macchie più ostinate, aggiungete un po’ di bicarbonato al detersivo.
• Infissi in PVC. Il PVC (polivinilcloruro) è un materiale plastico molto resistente e facile da trattare; è la scelta più comune negli infissi di ultima generazione. Dato che si pulisce facilmente, basterà qualche goccia di detergente multiuso, applicato con un panno o una spugna; è consigliato il risciacquo con acqua tiepida.
• Infissi in legno. In questo caso si ha a che fare, solitamente, con infissi di vecchia generazione o con elementi d’arredo particolari: in entrambi i casi, si tratta di un materiale delicato che va trattato con molta cura e con i prodotti giusti. Utilizzate quindi solo prodotti specifici per il legno trattato; non adoperate alcool o prodotti a base di alcool e ammoniaca. In alternativa, potete impiegare per la pulizia anche alcuni ingredienti della dispensa: il latte (o l’olio di oliva), ad esempio, scioglie lo sporco ed elimina la polvere, nutrendo il legno allo stesso tempo; va però risciacquato con acqua calda e aceto. È raccomandato anche l’uso della cera d’api, che lucida gli infissi in legno in modo perfetto, ma va applicata con attenzione e lasciata asciugare per parecchie ore.
Qualunque sia il tipo di infisso, vi consigliamo di prestare particolare attenzione allo sporco che si accumula all’interno di interstizi e fessure, dove si nasconde lo sporco più ostinato. Per eliminarlo, occorre procurarsi una spugna sottile o tagliarne una con le forbici in modo che la sua forma si adatti ai piccoli spazi. Passate poi la spugna dopo averla inumidita in un composto di acqua e sapone.
Come asciugare i vetri senza aloni
Per avere vetri e specchi puliti e impeccabili non sarà sufficiente un accurato lavaggio con i prodotti giusti: la parte più importante del processo è infatti quella dell’asciugatura. Dopo aver pulito il vetro con acqua e aceto o con un altro prodotto indicato a vostra scelta, infatti, è necessario rimuovere l’umidità e i residui di detergente con un panno pulito e completamente asciutto.
La scelta del supporto deve ricadere su un materiale che non lascia pelucchi: sì, quindi, a un panno morbido in microfibra (simili a quelli che si usano per pulire gli occhiali), sì a panni in viscosa o in fibra di bambù; no allo straccio e a panni in cotone o in altro tessuto simile, che vi costringerebbero a passare più volte. Ottimi risultati si ottengono con un’alternativa altrettanto ecologica, ovvero quella dei fogli di carta Regina Blitz, formulati appositamente per le superfici lucide, con una trama che non lascia pelucchi. Con la loro confezione in carta riciclata e la certificazione forestale FSC, inoltre, la carta Regina aiuta a proteggere l’ambiente da sprechi e rifiuti dannosi.
Se non disponete di nessuno di questi prodotti, potete ricorrere al vecchio metodo dei fogli di giornale: utilizzate però solo quelli dei quotidiani (non riviste o libri), che sono gli unici della consistenza giusta per assorbire l’umidità senza rilasciare aloni.