Quando si tratta di quanto e come pulire casa, avere sane e corrette abitudini è indispensabile per godere di buona salute e del benessere quotidiano. Se poi abbiamo a che fare con l’igiene in cucina, questo argomento diventa ancora più importante: avere un frigorifero sempre ordinato e profumato, sapere come pulire il forno o altri elettrodomestici, conservare correttamente le scorte alimentari, trovare una routine nella pulizia degli spazi in cui si cucina sono alcune delle regole indispensabili per vivere in un ambiente libero da germi e batteri.
Per lo stesso motivo, è molto importante avere un piano cottura sempre in ordine, pulito e libero dalle incrostazioni di grasso: non si tratta solo di una questione estetica (il piano cottura è quasi sempre in bella vista in cucina, e lasciarlo sporco dà subito un’idea di incuria e disordine) ma anche e soprattutto una questione di sicurezza, di igiene e di funzionalità.
In questo articolo, quindi, esamineremo i punti fondamentali da ricordare per avere fornelli e piani cottura sempre puliti e igienizzati, con alcune pratiche per ridurre gli sforzi e ottimizzare il risultato. Passeremo in rassegna i migliori prodotti e le tecniche più apprezzate per pulire questa parte fondamentale della cucina; illustreremo quali sono i principali tipi di piani cottura e quali le modalità di pulizia che si addicono meglio a ciascuno di essi; inoltre vi spiegheremo, in breve, come utilizzare al meglio prodotti ecologici, che rispettano i materiali e l’ambiente. Insomma, non mancheranno consigli, rimedi e idee per risparmiare tempo e utilizzare le giuste sostanze, qualunque sia il vostro piano cottura.
Come pulire i fornelli: i prodotti
Iniziamo subito da un punto fondamentale: ogni tipo di piano cottura ha bisogno di prodotti specifici per essere pulito al meglio. Non pensate subito a una spesa complicata e dispendiosa: molti dei prodotti migliori sono semplici ingredienti naturali di cui quasi tutti dispongono in cucina.
Iniziamo dall’aceto, un prodotto molto versatile per pulire e sgrassare, oltre che nelle ricette: è, inoltre, un potente disinfettante naturale. Per questo motivo è molto utile per pulire e lucidare il piano cottura, specie quando si vuole rinunciare a prodotti chimici e detersivi. Tra gli alleati naturali è bene annoverare anche il succo di limone: oltre a rilasciare un gradevolissimo profumo, il limone è utile per eliminare le incrostazioni di grasso, le macchie di cibo, gli aloni (come quelli dell’acqua della pasta) dal piano cottura. È inoltre indispensabile avere a portata di mano abbondante acqua calda o tiepida, da usare da sola o in combinazione con il bicarbonato: quest’ultimo è un ottimo detergente naturale, un efficace anticalcare e anche uno sbiancante sufficientemente potente.
Nella pulizia quotidiana del piano cottura non è meno importante trattare le superfici in modo efficace ma delicato – per non rischiare di rigare i materiali – e ricordarsi di asciugare ciascun elemento subito dopo averlo lavato, in modo da evitare la formazione di calcare o di ruggine. A tal proposito, tra i prodotti per la pulizia del piano cottura non possono mancare spugne morbide, panni in microfibra e carta assorbente. Assicuratevi che si tratti di prodotti resistenti e adatti alla pulizia, come la carta Regina Power, ideale per le superfici complesse come quelle dei fornelli e – non meno importante – prodotta con materie prime provenienti da foreste gestite in modo responsabile e da fonti controllate. Non usate mai la spugna abrasiva, che potrebbe lasciare graffi e antiestetici aloni sulla superficie del piano cottura.
Per rimuove invece le macchie più ostinate, potrebbe tornare utile l’uso di prodotti sgrassanti specifici, usati in combinazione con il vostro detersivo per piatti preferito. Infine, tenete a portata di mano anche uno spazzolino, un paio di stuzzicadenti o di spiedini in legno: potrebbero essere utili per pulire le zone più piccole e difficili da raggiungere.
Come pulire il piano cottura
Iniziamo con una piccola premessa: come è fatto un fornello? Il classico fornello a gas si compone di più livelli. Il piano cottura vero e proprio è la base sulla quale si aprono gli ugelli, ovvero i buchi dal quale viene rilasciato il gas che serve alla combustione e alla generazione della fiamma: di solito si tratta di un unico blocco in acciaio inox. Esso è corredato da manopole per regolare la fiamma, anch’esse in acciaio o in materiale plastico.
Questo è il livello che si sporca di più e più frequentemente: gocce del caffè della colazione, gocce di brodo o di salse, piccoli pezzetti di alimenti che scappano dalle padelle, schizzi di olio o di altri condimenti: questo tipo di piano cottura ha bisogno di una pulizia quotidiana. Il calore della fiamma, infatti, tende ad asciugare ed essiccare lo sporco e il grasso, che diventano così ancora più ostici da rimuovere. La base in acciaio inox si può pulire con una soluzione fatta in casa a base di acqua calda e bicarbonato, da passare accuratamente (anche negli angoli e negli interstizi) con una spugna morbida o un panno morbido in microfibra. In alternativa, se lo sporco non è troppo tenace, può essere usato un panno imbevuto di acqua e aceto: l’aggiunta di qualche goccia di limone garantirà profumo e lucentezza. Ricordatevi, poi, di asciugare subito la superficie con un foglio di carta assorbente.
Come pulire il piano cottura a induzione
È qui d’obbligo una precisazione: se al posto del tradizionale fornello a gas la vostra cucina dispone di un piano cottura elettrico, in vetroceramica o a induzione, bisogna prestare particolare attenzione ai prodotti che si utilizzano per la pulizia. I piani cottura di questo tipo, infatti, sono generalmente più semplici e pratici da pulire, perché non hanno altre parti oltre al piano stesso, e la superficie è, nella maggior parte dei casi, liscia e uniforme, senza angoli o scanalature. Tuttavia, in questo caso è ancora più importante evitare un sapone o un prodotto aggressivo e soprattutto le spugne abrasive: il rischio di rigare la superficie (specie quella in vetro), infatti, comporta non più solo un danno estetico, bensì anche un possibile danno nella funzionalità dell’elettrodomestico. Gli step invece restano gli stessi: lavaggio, risciacquo e asciugatura.
Anche in questo caso esistono in commercio prodotti specifici, ma se si preferisce utilizzare metodi naturali più ecologici (ed economici) consigliamo di utilizzare aceto di vino bianco o una piccola quantità di detergente delicato per piatti. Risciacquate sempre con molta cura, con della semplice acqua tiepida, e poi asciugate con un foglio di carta assorbente o con un panno pulito.
Come pulire le griglie
Torniamo al modello di fornello a gas che tutti conosciamo: abbiamo accennato ai livelli di cui si compone, citando per primo il piano in acciaio. Il livello più in alto, il primo da pulire, è invece quello delle griglie in ghisa, ovvero la parte che si frappone tra le pentole e il punto in cui si genera la fiamma, determinando la giusta distanza alla quale posizionare i nostri tegami e ottenere una cottura uniforme. Per la loro caratteristica forma – ma anche per il materiale, solitamente la ghisa, di cui sono fatte – le griglie sono particolarmente scomode da pulire: un motivo in più per dedicarsi alla loro pulizia ogni volta che si usano i fornelli.
In questo caso, l’uso del bicarbonato è risolutivo: la sua azione sgrassante e disincrostante è ideale per rimuovere lo sporco secco e bruciato sulle griglie. Mescolate un cucchiaio di bicarbonato con due cucchiai d’acqua fino ad ottenere una crema consistente e passatela delicatamente sulle griglie con l’aiuto di una spugna. In caso di incrostazioni ostinate, la soluzione migliore è mettere preventivamente a bagno le griglie in una bacinella di acqua calda, aceto e limone, per almeno un’ora: l’ammollo è perfetto per ammorbidire o sciogliere lo sporco. Infine ricordate che, se la vostra lavastoviglie è sufficientemente capiente, può essere utilizzata per evitare di lavare le griglie a mano (ma non le altre parti dei fornelli).
Come pulire i fornelli
Tra il livello della base in acciaio e quello delle griglie in ghisa, troviamo invece il fornello vero e proprio, che si compone di due essenziali elementi: il bruciatore – ovvero un disco di colore scuro – e gli spartifiamma – dischi di colore più chiaro con varie scanalature sui bordi. Entrambi questi elementi vanno puliti almeno una volta a settimana per garantire igiene e sicurezza in cucina: il modo più semplice è lasciarli bollire per circa 5 minuti in una pentola con acqua e aceto, nella proporzione di 1 a 3 (un bicchiere di acqua ogni tre di aceto). Portate a bollore la soluzione e immergetevi completamente bruciatori e spartifiamma. Anche in questo caso, potete aggiungere un po’ di succo di limone; sconsigliamo caldamente l’uso di prodotti chimici.
Mentre attendete, ricordatevi di pulire, da residui e polvere, anche i piccoli ugelli del gas: a questo scopo possono tornare utili un paio di stuzzicadenti di legno, da manovrare con attenzione e delicatezza. Al termine del processo di ebollizione, estraete con attenzione ogni elemento dal liquido bollente; ricordate di risciacquare e asciugare bruciatori e spartifiamma, poi riposizionateli al proprio posto. Gli spartifiamma sono gli unici pezzi del fornello che possono essere puliti con una spugnetta abrasiva, in caso di necessità.